TFR sta per trattamento fine rapporto e si riferisce a quello di lavoro di un lavoratore dipendente presso il datore di lavoro. In sostanza è la liquidazione o la buonuscita da ricevere nel momento in cui si conclude il rapporto di lavoro.
Nello specifico, il trattamento di fine rapporto vale circa un tredicesimo della retribuzione lorda guadagnata in un anno. Ogni fine anno subisce comunque una rivalutazione positiva in base a due parametri: uno fisso che vale 1,50% ed un altro variabile che vale l’indice ISTAT circa i prezzi al consumo moltiplicato per una costante di 0,75.
Se sei alla ricerca di come calcolare il tuo TFR sei capitato proprio nel posto giusto, infatti con questo articolo ti mostrerò come eseguire il calcolo, grazie alle migliori risorse presenti sulla Rete, ottime per calcolare il tuo trattamento di fine rapporto.
Durante la vita lavorativa, un dipendente può richiedere un anticipo del TFR. Tuttavia questa richiesta deve essere effettuata almeno dopo 8 anni di attività presso l’azienda per la quale si lavora e può essere accettata per un massimo di anticipo del 70% sul totale del trattamento di fine rapporto al momento della domanda di anticipo.
Nel dettaglio ecco quali sono tutti i requisiti per fare domanda di anticipo del TFR alla tua azienda:
Inoltre degli anticipi sborsati dall’azienda, solamente il 10% dei dipendenti aventi diritto può riceverlo, soglia che comunque non dovrà essere maggiore del 4% del totale dei dipendenti della società. Infatti superati questi limiti di legge il personale dell’azienda potrà anche rifiutare le domande di anticipo TFR.
Prima di chiedere l’anticipo del TFR alla tua azienda ti consiglio però di pensarci bene. Infatti tale richiesta può essere fatta solamente una volta e, una volta ottenuta, verrà totalmente detratta dal trattamento di fine rapporto che riceverai quando cesserai il tuo lavoro presso la società.
Queste sono, a mio giudizio, tre valide risorse per il calcolo del TFR. Ovviamente dai un occhio alla formula di calcolo del proprio TFR, onde evitare di incorrere in eventuali e sconvenienti errori.
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