Il pubblico del web è sostanzialmente molto diviso sulla questione Rotten e siti simili. Per coloro che non dovessero esserne a conoscenza, ricostruiamo brevemente la storia di questo sito che ha visto la luce ben più di dieci anni fa. Molto famoso in madre patria ha, nel tempo, racchiuso una sfera di “fedeli” ossia di quella fetta di pubblico che sostiene fortemente la libera circolazione di video e immagini anche se dal contenuto inquietante.
Letteralmente Rotten vuol significare marciume ed è proprio ciò che si trova nel sito e questa è la finalità stessa: un archivio inquietante di illustrazioni che devono aver lo scopo di far ragionare e pensare alle conseguenze di qualsiasi azione intrapresa. Gli autori hanno più volte espresso che lo scopo del sito è quello di fornire un database per tutti coloro che cercano fotografie originali, non ritoccate o modificate, di orrori; sostanzialmente vi sono omicidi, decapitazioni, autopsie e altre forme di patologia morbosa. Visto il suo contenuto scioccante Rotten è più volte stato coinvolto in questioni legali che sono documentate nel sito stesso.
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Da alcuni anni, proprio visto il largo numero di citazioni in giudizio, il sito pubblica solo immagini di cui ha avuto un consenso e quindi un’autorizzazione. La linea fra censura e libertà di stampa in questo caso è molto vacillante e soggettiva. Dove tutto oggi è sempre più verso una severa censura, Rotten rimane un esempio di libera circolazione di contenuti. Per coloro che sono interessati consigliamo di mantenere, però, una certa attenzione alla visualizzazione delle fotografie poiché, come abbiamo già ripetuto sono molto incisive e soprattutto non filtrate.